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L’autunno lungo dell’economia UE

Il fatto che l’economia UE non sia ancora entrata nell’”inverno” ci induce a sperare che questa lunga fase” autunnale”, nella quale essa da tempo si trova, possa presto cedere il passo, per saltum, ad una nuova primavera.

Dalla lettura, però, dell’ultima analisi della Commissione sulle previsioni economiche al 2021, non emerge ciò che probabilmente pure ci si aspettava circa un netto miglioramento dell’esistente.

In effetti, qualche giorno fa la Commissione europea ha pubblicato un interessante Report sulle previsioni economiche autunnali da cui non si ricavano dati particolarmente entusiastici, quasi a dimostrare il perdurante affaticamento dell’intero “sistema economico” dello spazio europeo, che, almeno teoricamente, dovrebbe, per converso, essere in grado di rivelare ben altre risorse.

Certo, vi è da registrare una fase di crescita prolungata dell’intera area UE, ma tale crescita è manifestamente flebile, tanto nel “dato” quanto nella “percezione”, e appare, per di più, continuamente rallentata dalle diffuse tensioni commerciali sui mercati internazionali e dai ben noti conflitti geopolitici.

Per fortuna, gli stimoli sempre presenti nelle maggiori economie, compresi USA e CINA, la struttura resiliente dei mercati del lavoro e la facilità delle condizioni di finanziamento nelle economie avanzate, riescono ancora a contenere la portata di tale rallentamento globale.

Non per un caso, infatti, a dispetto degli eventi, il mercato del lavoro europeo è nondimeno rimasto forte, tanto è vero che il tasso di disoccupazione è sceso al di sotto dei livelli pre-crisi, anche se, la stessa crescita della produttività del lavoro, in ultima analisi, ha poi registrato, nonostante tutto, una marcata e preoccupante debolezza.

Più in particolare, quanto all’economia italiana, vi è, invece, da evidenziare la generale stagnazione a partire soprattutto dall’inizio del 2018, ed una modestissima, se non insignificante, previsione economica “positiva” al 2021, sia sul versante del mercato del lavoro sia sul versante dei conti pubblici e del complessivo dato strutturale – considerato al netto delle misure emergenziali.

http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01081265.pdf

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