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Le sfide del nuovo Programma Operativo per la Pesca ed Acquacoltura – FEAMPA periodo 2021-2027

Il FEAMPA, si prefigge, quale obiettivo principale, quello di contribuire alla sostenibilità ambientale ed economica del settore della pesca e dell’acquacoltura, favorendo la mitigazione degli effetti negativi causati dalla attuale crisi.

Inizia a delinearsi il nuovo Programma Operativo per la Pesca ed Acquacoltura “FEAMPA” per il periodo 2021-2027 che appare decisamente innovativo rispetto al passato, sia per le modifiche normative intervenute al riguardo, sia, soprattutto, per alcune considerazioni di carattere più generale in riferimento alle sfide che ci troveremo ad affrontare nei prossimi anni di natura ambientale e sociale, per una crescita sostenibile del settore, tenuto conto anche delle implicazioni determinate dalle crisi pandemiche e di natura geo-politica.

Con riferimento alla normativa, il nuovo Programma Operativo “FEAMPA” sarà disciplinato principalmente dal Regolamento recante disposizioni comuni ai diversi Fondi strutturali e d’investimento dell’Unione (Reg. UE n. 1060/2021), contenente le norme generali di attuazione di sette diversi strumenti finanziari dell’UE e dal Regolamento specifico per il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura (Reg. UE n. 1139/2021).

In linea con il percorso già avviato dal FEAMP 2014-2020 nel quadro della riforma della politica comune della pesca (PCP) del 2013, la nuova proposta di Fondo integra in un unico strumento la gestione dei finanziamenti per la pesca, per l’acquacoltura e per quelli relativi agli affari marittimi più in generale. Infatti, a partire dal 2007, tutte le politiche europee attinenti al mare (i trasporti, la pesca, le dogane e la protezione dell’ambiente marino) sono state collegate tra loro in una politica marittima integrata, al fine di ridurre i costi di gestione, produrre sinergie tra i molteplici ambiti strategici, evitare dispendiose duplicazioni ed ampliare le possibilità di sviluppo ed occupazionali.

In tale contesto, quindi, è in corso di adozione il Programma Operativo Nazionale FEAMPA 2021-2027, che si concentrerà sulle seguenti quattro priorità:

  • Promuovere la pesca sostenibile e il ripristino e la conservazione delle risorse biologiche acquatiche;
  • Promuovere le attività di acquacoltura sostenibile e la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, contribuendo alla sicurezza alimentare nell’Unione;
  • Consentire un’economia blu sostenibile nelle aree costiere, insulari e interne e promuovere lo sviluppo di comunità della pesca e dell’acquacoltura;
  • Rafforzare la governance internazionale degli oceani e consentire mari e oceani sicuri, protetti, puliti e gestiti in modo sostenibile.

Il FEAMPA 2021-2027 sosterrà pertanto progetti connessi alla pianificazione dello spazio marittimo, alla sorveglianza marittima integrata ed alle conoscenze oceanografiche. La proposta della Commissione punta, inoltre, a rafforzare il sostegno a favore degli operatori della piccola pesca e delle comunità costiere, promuovendo la creazione e lo sviluppo di partenariati locali in tutti i settori dell’economia blu, inclusi acquacoltura e turismo.

Inoltre, non può essere trascurata la circostanza che per la prima volta, il FEAMPA annovererà espressamente tra i suoi obiettivi il perseguimento dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, ed in particolare l’Obiettivo 14 “Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine”.

Si consideri che, per favorire il conseguimento di una migliore e più sostenibile gestione degli oceani, in linea con la comunicazione congiunta della Commissione europea e dell’Alto rappresentante dell’UE (10 novembre 2016) “Governance internazionale degli oceani: un’agenda per il futuro dei nostri oceani” saranno disponibili in ambito FEAMPA finanziamenti volti a promuovere la conservazione delle risorse biologiche marine, il raggiungimento del buono stato ecologico, la lotta alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata, la riduzione della sovraccapacità di pesca e la pesca eccessiva, nonché l’attuazione della Strategia europea per la plastica nell’economia circolare e per la lotta ai cambiamenti climatici.

In questo quadro, il FEAMPA, si prefigge, quale obiettivo principale, quello di contribuire alla sostenibilità ambientale ed economica del settore della pesca e dell’acquacoltura, favorendo la mitigazione degli effetti negativi causati dalla attuale crisi. Pertanto, il PO intende affrontare tre sfide fondamentali per il prossimo futuro:

Rispetto alla complessa architettura che ha connotato il ciclo di programmazione 2014-2020, la proposta della Commissione prevede diversi elementi volti a semplificare l’attuazione del FEAMPA a livello nazionale, ed in particolare:

  • riduzione a 4 delle Priorità che delineano il campo degli interventi finanziabili tramite il FEAMPA, definite in linea con gli obiettivi generali della Politica Comune della Pesca (PCP), come già sopra elencate;
  • estrema flessibilità per gli Stati membri, che potranno indirizzare e calibrare i finanziamenti concentrandoli verso le proprie priorità strategiche senza dover attingere da un set di azioni ammissibili e misure predefinite a livello UE;
  • definizione di un elenco di operazioni non ammissibili (ad esempio quelle intese a incrementare la capacità di pesca) e investimenti e indennizzi per i pescherecci condizionati agli obiettivi di conservazione della Politica Comune della Pesca;
  • maggiore attenzione ai risultati, attraverso la previsione di indicatori di output e di risultato per valutare l’efficacia degli interventi;
  • riduzione degli oneri amministrativi per i beneficiari e le amministrazioni ad esempio con l’introduzione in modo più diffuso della possibilità di rendicontare i costi sostenuti con l’opzione di adottare “costi semplificati”; si tratta di finanziamenti non collegati direttamente ai costi effettivamente sostenuti ma quantificati ad esempio attraverso l’utilizzo di tabelle standard di costi unitari (calcolati sulla base di attività, input, output,) ovvero tramite importi forfettari predeterminati o, infine indicati come “forme di sostegno” quali le sovvenzioni o i premi, ovvero una combinazione delle forme precedenti.

 

1. Transizione verde, o meglio, Transizione “Blu”
La sopravvivenza delle attività di pesca e acquacoltura è sempre più legata alla salvaguardia delle risorse ittiche e alla preservazione degli ecosistemi marini e delle acque interne. É per questo che il PO FEAMPA intende contribuire alla transizione verde del settore ittico o meglio alla transizione blu, tenendo conto: degli obiettivi previsti dalla Politica Comune della Pesca (PCP), della Direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino, della politica marittima integrata (PMI). In tale ambito, non possono trascurarsi gli impegni internazionali assunti dall’UE nel settore della governance degli oceani e del conseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile, con riferimento, come anticipato in precedenza, all’obiettivo 14 “Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine”.

Il PO contribuirà agli obiettivi in materia di clima, attraverso investimenti a favore dell’efficientamento energetico, la riduzione delle condizioni inquinanti dei processi produttivi, la diffusione dell’economia circolare, nel rispetto della Strategia europea per la plastica nell’economia circolare e la lotta ai cambiamenti climatici.

Inoltre, si intendono sostenere le politiche sulla biodiversità, stabilendo aree di protezione degli stock ittici ai fini del ripopolamento e del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità del prelievo, contribuendo al target previsto dalla Strategia Europea per la Biodiversità di destinare almeno il 30% dello spazio marittimo nazionale ad aree marine protette.

Infine, in coerenza con la Strategia Farm to Fork, sarà incentivato lo sviluppo di produzioni di qualità per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente, con misure che coinvolgano l’intera filiera ittica, dalla produzione al consumo, passando per la distribuzione, la trasformazione ed il riutilizzo degli scarti.

2.Transizione digitale
Il PO promuoverà la trasformazione economica innovativa e la competitività delle attività di pesca e acquacoltura attraverso investimenti in innovazione e per il miglioramento della qualità dei processi produttivi, in misure per l’avviamento e ricambio generazionale e per la diversificazione.

La nuova programmazione sosterrà la diffusione di tecnologia e competenze in ambito ICT, blockchain, etichettatura e packaging intelligente, diffondendo l’importanza di utilizzare metodi analitici e sensoriali innovativi per la tracciabilità e la valutazione della pesca. Allo stesso tempo, facendo leva sul potenziale economico offerto dall’economia marittima, il Programma continuerà a finanziare all’interno della Blue Economy, strategie partecipative di sviluppo locale e processi di crescita e innovazione in un’ottica di sostenibilità.

Inoltre, si intende finanziare il rafforzamento del controllo della pesca, in particolare investendo nello sviluppo di sistemi automatizzati e nello scambio di informazioni in tempo reale e saranno incoraggiate iniziative formative, di partenariato tra operatori del settore ed esperti scientifici nonché la realizzazione di tirocini a bordo per favorire il ricambio generazionale.

3.Resilienza
La terza rilevante sfida è rappresentata dallo sforzo di mitigare l’impatto socio-economico derivante dall’emergenza Covid-19, dalla crisi geo-politica che investe l’intero mondo occidentale e dalla necessità di incrementare la resilienza del settore rispetto al verificarsi di eventi imprevisti, inclusi i cambiamenti climatici.

Per fronteggiare gli effetti della pandemia e del conflitto in essere, saranno utilizzate le risorse aggiuntive messe a disposizione nell’ambito del Next Generation EU e le altre iniziative specifiche secondo gli orientamenti definiti nel quadro del Piano nazionale per la ripresa e resilienza italiano che interverrà nel supportare i processi di innovazione della Pubblica Amministrazione e del sistema produttivo, soprattutto mediante progetti di accesso al credito, di internazionalizzazione delle filiere e di sviluppo del turismo

Inoltre, particolare attenzione si vuole dedicare a favorire lo sviluppo dell’economia circolare, della logistica del settore marittimo e del comparto della pesca e acquacoltura, senza trascurare le politiche attive per il lavoro e l’imprenditorialità femminile.

Infine, non si può negare che la recente pandemia ha fatto emergere carenze infrastrutturali nella logistica a supporto della filiera ittica (punti di sbarco, aree di stoccaggio e sale per la vendita all’asta poco adeguate alle esigenze del mercato) e, quindi, si auspicano azioni di miglioramento dell’intero sistema portuale peschereccio e dei servizi connessi, nonché si intende promuovere la valorizzazione delle produzioni locali, accrescendo la fiducia dei consumatori verso il prodotto ittico, sostenendo marchi di certificazione, incentivando la tracciabilità e la condivisione di big data e avvicinando i pescatori alla popolazione, attraverso sistemi di relazioni dirette basate su rete digitale, su social network e sul food delivery.

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