Il piano d’azione per i giovani si basa sul piano d’azione dell’UE per i diritti umani e la democrazia, che sottolinea la necessità di una partecipazione equa, piena e significativa dei giovani alla vita pubblica e politica, e sul pilastro europeo dei diritti sociali. Infine, attua il Piano d’azione dell’UE sulla parità di genere III, concentrandosi sull’emancipazione delle ragazze e delle giovani donne.
Il piano d’azione per i giovani rafforza la dimensione internazionale della strategia dell’UE per la gioventù e si basa sulla strategia dell’UE sui diritti dei minori.
Nel 1978 il Presidente Pertini nel suo discorso di fine anno pronunciò le seguenti parole: “I giovani non hanno bisogno di prediche, i giovani hanno bisogno, da parte degli anziani, di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo.”
Dopo quasi cinquant’anni, abbandonando ogni velleità retorica e ripercorrendo la storia, possiamo dire che abbiamo fallito, sono pochi gli esempi di onestà, coerenza ed altruismo che abbiamo offerto ai giovani di tutti i tempi. Ma con la stessa onestà possiamo affermare che siamo giunti alla consapevolezza che, carenti nell’esempio, possiamo offrire loro l’opportunità di essere migliori di noi.
Questo è stato il primo pensiero quando il 4 ottobre scorso la Commissione e l’Alto rappresentante hanno adottato il piano d’azione per i giovani nell’ambito dell’azione esterna dell’UE per il periodo 2022-2027.
Il piano vuole rafforzare la partecipazione e la responsabilizzazione dei giovani nelle politiche di azione esterna dell’UE.
Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza/vicepresidente della Commissione europea, ha dichiarato: ” … È nostra responsabilità fare in modo che i giovani dispongano degli strumenti e delle opportunità necessari per realizzarsi pienamente e per partecipare in modo significativo alla vita di tutti i giorni; sono loro gli adulti di domani, quindi dobbiamo investire sia nel loro presente che nel loro futuro.”
Sulla stessa scia anche Dubravka Šuica, vicepresidente della Commissione europea per la Democrazia e la demografia e Jutta Urpilainen, Commissaria per i Partenariati internazionali. Dalle loro parole emerge la presa d’atto consapevole di voler restituire il futuro a chi lo rappresenta.
I giovani sono ormai una quota crescente della popolazione in molti dei paesi partner dell’UE, sono il motore del cambiamento per un futuro sostenibile e non nascondono le preoccupazioni per il loro futuro che fa i conti con i cambiamenti climatici, i conflitti, le disuguaglianze…
Chiedono soluzioni rapide e coraggiose e vogliono essere ascoltati e coinvolti nei processi decisionali.
In tale contesto si innesta la responsabilità dell’UE che deve dare risposta alle istanze e alle aspirazioni dei giovani, fornendo loro le opportunità e un posto al tavolo decisionale che meritano.
Ecco che il piano d’azione per la gioventù è la tabella di marcia operativa dell’UE per coinvolgere i giovani nell’azione esterna dell’UE.
Il piano è guidato da tre pilastri:
-Partenariati per collaborare: l’intenzione è quella di dare rilievo alla voce dei giovani nelle politiche e nei processi decisionali. I giovani chiedono e meritano un approccio completo per garantire una partecipazione significativa, inclusiva ed efficace. L’UE è impegnata a far sentire di più la voce e la leadership dei giovani di tutto il mondo, in particolare delle giovani donne e ragazze, degli attivisti e delle organizzazioni giovanili, a tutti i livelli di governance, dalla politica interna fino a giungere ai processi decisionali dell’UE.
-Partenariati per responsabilizzare: la lotta alle disuguaglianze e la possibilità di offrire ai giovani le competenze e gli strumenti di cui hanno bisogno per realizzarsi. La responsabilizzazione dei giovani passa attraverso l’ascolto delle loro istanza soprattutto quanto queste hanno quali tempi centrali l’uguaglianza e la giustizia sociale. L’UE continuerà a sostenere la trasformazione dell’istruzione in tutto il mondo, non da ultimo attraverso investimenti Global Gateway, per migliorare l’accesso dei giovani alle opportunità economiche, rafforzare la capacità dei giovani di contribuire allo sviluppo sostenibile e guidare le transizioni verde e digitale in tutto il mondo, nonché per la salute, il benessere mentale e fisico dei giovani e l’accesso alla salute sessuale e riproduttiva e ai relativi diritti. L’UE continuerà a prestare particolare attenzione ai giovani e ai ragazzi che vivono in situazioni di conflitto. Non di minore rilievo il fatto che il 2023 è l’anno europeo dello sviluppo delle competenze che non possono trascurare i giovani quali destinatari primari.
-Partenariati per stabilire contatti: fare rete, promuovere le opportunità che permettono ai giovani di ampliare le proprie relazioni e gli scambi con i propri coetanei in tutto il mondo. L’UE vuole promuovere uesto ambito poiché è stato riconosciuto quale aspetto essenziali della dimensione interpersonale della strategia Global Gateway. L’obiettivo è garantire la diversità e l’inclusività, prestando al contempo particolare attenzione agli ostacoli sociali ed economici, al divario digitale e ai rischi connessi alla disinformazione.
Nell’ambito dell’azione esterna dell’UE il piano d’azione per i giovani lancerà nuove iniziative chiave rivolte ai giovani di tutto il mondo e rafforzerà quelle in corso, tra cui:
“-L’iniziativa Youth and Women in Democracy Initiative (giovani e donne in democrazia), con una dotazione di bilancio di 40 milioni di €, farà sentire di più la voce e la leadership dei giovani, dei giovani attivisti e delle organizzazioni giovanili in tutto il mondo, rafforzando i loro diritti, la loro responsabilizzazione e la loro partecipazione agli affari pubblici e politici.
-Lo Youth Empowerment Fund (fondo per la responsabilizzazione dei giovani) è un’iniziativa pilota con una dotazione di bilancio di 10 milioni di € che fornirà sostegno finanziario diretto alle iniziative guidate dai giovani nei paesi partner e incentrate sull’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile a livello locale, in particolare sull’ambiente e sui cambiamenti climatici e sull’inclusione dei giovani vulnerabili ed emarginati.
-L’Africa-Europe Youth Academy (accademia Africa-Europa per i giovani) destinerà un sostegno finanziario di 50 milioni di € alle opportunità di apprendimento sia formali che informali e agli scambi per i giovani che vogliono migliorare le proprie capacità di leadership e creare reti per il cambiamento in Africa.” (Commissione Europea)
Dopo una grave crisi pandemica e il conflitto Russo-Ucraino, questo nuovo anno si apre sul futuro, questa è la strada su cui investire, questa è la via da percorrere.
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