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Lo Stato dell’Unione: buona la rotta

È del 13 settembre scorso il discorso della Presidente Von Der Leyen sullo Stato dell’Unione 2023.
Un’occasione per illustrare i principali risultati raggiunti in un anno ancora caratterizzato da grandi criticità.
Grandi sforzi compiuti nel raggiungere le tre priorità che l’Unione si è data e che qui vogliamo richiamare.

Difendere la pace europea

Per indebolire la capacità bellica della Russia, l’Unione europea ha imposto 11 pacchetti di sanzioni ad ampio raggio che colpiscono settori chiave dell’economia del paese, congelando una mole ingente di
beni ed escludendo le più importanti banche russe dal sistema SWIFT. Sul fronte della difesa, l’UE ha intensificato la cooperazione con l’Organizzazione del trattato del Nord Atlantico (NATO) rafforzando al contempo le proprie capacità di difesa congiunte grazie al Fondo europeo per la difesa.

Le iniziative CARE del 2022 (pacchetti Azione di coesione a favore dei rifugiati in Europa e Assistenza flessibile ai territori) hanno introdotto un’ampia flessibilità nella politica di coesione, consentendo una riprogrammazione fino a 17 miliardi di EUR dei fondi di coesione non assegnati per il periodo 2014-2020, con una certa flessibilità mirata per il periodo 2021-2027 per sostenere le persone in fuga dall’invasione russa.

Investire nella prosperità dell’Europa

Attraverso la normativa sull’industria a zero emissioni nette e quella sulle materie prime critiche, l’Unione ha inteso costruire un’economia verde e digitale equa per tutti,  dando attuazione al piano industriale del Green Deal,  consolidando la posizione di capofila dell’UE nella corsa verso l’azzeramento delle emissioni nette.

Sono state introdotte misure che promuovono l’innovazione e la competitività attingendo agli 800 miliardi di EUR stanziati da NextGenerationEU per investimenti e riforme. La Commissione ha anche adottato
il programma di lavoro 2023-2024 di Orizzonte Europa, il più ingente programma al mondo di finanziamento della ricerca e dell’innovazione. Forte di un bilancio di circa 13,5 miliardi di EUR, tale programma consentirà a ricercatori e innovatori di cercare soluzioni per le grandi sfide ambientali, energetiche, digitali e geopolitiche con cui devono confrontarsi le nostre economie. Dal canto loro i fondi della politica di coesione dell’UE, che per il periodo 2021-2027 ammontano a 392 miliardi di EUR, continuano a contribuire alla coesione economica, sociale e territoriale nell’Unione, anche correggendo gli squilibri tra paesi e regioni.

Con riferimento al bilancio dell’unione,  la Commissione ha proposto una revisione mirata del Quadro Finanziario Pluriennale, QFP, per assicurarsi che il bilancio sia in grado di rispondere a tutte le esigenze che si presenteranno fino al termine dei sette anni.
I punti principali della revisione riguardano il sostegno all’Ucraina, la gestione della migrazione, il rafforzamento dei partenariati con paesi terzi chiave, la risposta alle emergenze, la promozione della competitività a lungo termine dell’UE sul fronte delle tecnologie critiche attraverso la piattaforma
per le tecnologie strategiche per l’Europa (STEP) e soluzioni efficienti per rispondere all’aumento degli oneri finanziari di NextGenerationEU e ottemperare ai pertinenti obblighi giuridici.

Costruire la resilienza della società in Europa

Proteggere e rafforzare i nostri valori e diritti democratici per una società inclusiva. Questo l’annuncio della presidente Von der Layen al discorso sullo Stato dell’Unione 2023. Lo Stato di diritto e il rispetto del diritto dell’UE costituiscono il fondamento dell’ Unione europea, che difende la libertà, l’equità e l’uguaglianza. In tal senso la Commissione continua a sostenere e a salvaguardare senza riserve il diritto dell’UE.

Dal regime generale di condizionalità, introdotto nel 2021, che mira a proteggere il bilancio dell’Unione dalle violazioni del principio dello Stato di diritto negli Stati membri, all’istituzione di un primo organismo internazionale per le questioni  di etica, proposto nel giugno 2023, la Commissione cerca di elaborare norme comuni per i membri delle istituzioni e degli organi dell’UE.

Anche la strategia per la parità di genere 2020-2025 adottata dall’Unione, ha inteso sottolineare l’importanza di promuovere una società e un’economia prospere e improntate alla parità di genere.

L’Unione ha anche mostrato il suo impegna nel proteggere tutti i suoi cittadini e le sue imprese, sia online che offline rafforzando la resilienza europea alle catastrofi nel settore della protezione civile, ma anche puntando alla costruzione di un unione della salute, che si è mostrata una scelta strategica nel superare la pandemia.

 

 

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